Sentieri per l’Uso

Carta dei sentieri in scala 1:25000 del territorio dei Comuni di Bellaria, San Mauro Pascoli, Santarcangelo.

Formato 70×50cm – fronte/retro
disponibile presso gli uffici turistici.

I SENTIERI PER L’USO
I sentieri per l’Uso sono dei percorsi che costeggiano per la maggior parte il corso del Fiume Uso sia alla sua destra e sinistra idrografica atti alla scoperta del suo territorio e alla sua valorizzazione. Sono percorsi adatti per tutte le esigenze, da chi vuole fare una semplice passeggiata fino a chi intende intraprendere tutto il percorso a piedi o in mountain bike. Tutti gli itinerari a piedi (escluso l’anello n°6) si sviluppano senza dislivello e senza particolari difficoltà.
I Sentieri per l’Uso consistono in una pista ciclopedonale su argine che risale il Fiume Uso da Bellaria-Igea Marina fino a Santarcangelo di Romagna.
Il percorso prende il via da Bellaria, proprio dalla foce del fiume Uso (porto canale), e prosegue dopo aver attraversato la Statale Adriatica, sull’argine destro fino al primo ponte “Ex Fornace”. Da qui si può tenere l’argine destro dopo aver percorso circa 1km di strada asfaltata (Via Fornace) ci si immette di nuovo sul sentiero e proseguendo si arriva a San Vito dove c’è il Ponte Romano. Da qui con 3 km di strada asfaltata si arriva a Santarcangelo da dove parte nuovamente un piccolo anello sul fiume Uso di circa 5,5 km (è necessario guadare il fiume in località Rastellino, non attraversabile nei periodi invernali).
Ritornati nei pressi del cimitero, si torna di nuovo a San Vito e da qui si prende l’argine sinistro che ci permette di arrivare al Ponte Donegallia. Qui per chi interessato, è possibile attraverso la strada asfaltata (sentiero n°053c) arrivare presso la Villa Torlonia e quindi riprendere il percorso lungo l’Uso proseguendo con il sentiero 053 tenendo la direzione Bellaria-Foce Uso.
Al contrario dal Ponte Donegallia, si continua lungo l’argine e si arriva prima al Ponte Fontanella e poi al Parco delle Querce. Si prosegue lungo l’itinerario fino al Ponte Ex Fornace e da qui si riprende il percorso dell’andata che ci riporterà di nuovo alla Foce dell’Uso. Lungo la pista sono posizionati diversi pannelli didattici che illustrano le caratteristiche dell’ambiente fluviale e la storia locale, nonché tutti quegli elementi di interesse storico e paesaggistico che si possono incontrare lungo il percorso ciclopedonale stesso.
Va ricordato come la Valle dell’Uso è chiamata anche Valle Pascoliana, per l’importanza che ebbe nella vita del poeta, che trascorse la sua infanzia a Villa Torlonia e che cantò in diverse opere questi luoghi così da renderli familiari a tanti: basti ricordare i pioppi del Rio Salto o ancora il bianco della strada percorsa dalla cavallina storna.