di Giancarlo Balducci
Prendo spunto da un recente fatto accaduto nei monti della mia Regione, dove un escursionista si è sentito male (ed è poi deceduto) in una vallata non coperta da telefonia cellulare, per parlarvi di un’importante realtà per la sicurezza di chi frequenti la montagna: RETE RADIO MONTANA.
Per cominciare però mi presento: il mio nome è Giancarlo Balducci, appassionato di escursionismo e socio CAI da decenni. Recentemente mi trovo sempre più spesso a fare escursioni solitarie, nonostante sia sconsigliabile per motivi di sicurezza, e così per tutelare la mia ho incontrato una risposta in un prezioso servizio che ho il piacere di farvi conoscere..
E’ anche un obbligo sociale e morale, oltre ad essere un beneficio personale per chiunque aderisca, proprio perché si parla di sicurezza…
Rete Radio Montana è un progetto nazionale che mira ad incrementare la sicurezza in montagna per mezzo delle comunicazioni radio. Attualmente viene proposta una frequenza radio di libero uso in banda PMR-446 (UHF), unificata a livello nazionale, impiegata per l’interscambio di informazioni di sicurezza tra più persone durante le loro attività all’aperto. La potenzialità della Rete è direttamente proporzionale al numero di utenti attivi contemporaneamente in un’area geografica ristretta.
La frequenza radio viene quindi utilizzata per l’interscambio di informazioni operative utili alla sicurezza e atte a prevenire situazioni di emergenza in montagna, quali:
- condizioni meteorologiche o del manto nevoso
- stato di agibilità dei sentieri e delle vie ferrate
- richieste di informazioni ai rifugi che aderiscono al progetto
- per la sicurezza nel volo libero (parapendio e deltaplano), principalmente nel caso di voli lunghi o comunque solitari.
E’ in fase sperimentale ed attuabile esclusivamente con le organizzazioni di soccorso montano che cooperano con il progetto l’uso della frequenza radio come canale di comunicazione diretto tra i soccorritori ed il malcapitato (smarrito o infortunato) durante le fasi di ricerca ed eventuale soccorso, dopo aver allertato i soccorsi con le classiche modalità.
Sappiamo bene però che a volte i nostri telefoni cellulari possono avere la batteria scarica, non funzionare per il freddo o più facilmente non avere segnale utile, quindi avere un’ulteriore risorsa può essere molto importante, soprattutto quando l’emergenza rivesta carattere d’urgenza e gravità. In questi casi si potrà provare a chiedere aiuto via radio ad altri membri della Rete, che potranno allertare telefonicamente per voi il Soccorso Alpino, anche se si trovano lontano da voi.
Rete Radio Montana non è quindi un’alternativa alle classiche modalità di allertamento degli organi preposti al soccorso in montagna, bensì è un “di più” per la prevenzione degli incidenti in montagna o in zone boschive, ed eventualmente potrebbe mostrarsi un supporto utile in caso di emergenza nelle fasi di ricerca e successivo soccorso, per avere un collegamento diretto fra l’infortunato ed i soccorritori precedentemente allertati.
Vivo in una città di mare, così vi propongo un’analogia marittima: vi invito a riflettere su come sia obbligatorio avere una radio a bordo per chi navighi oltre sei miglia dalla costa, ed anche in mare ci sia una frequenza convenzionalmente stabilita per le chiamate di emergenza, così Rete Radio Montana si pone in analogia a questo ma su base volontaria, per chiunque frequenti i monti: escursionisti, bikers, arrampicatori, cercatori di funghi e tartufi, cacciatori, boy scout…
L’adesione alla Rete è gratuita, la partecipazione al progetto prevede l’assegnazione a titolo altrettanto gratuito di un Identificativo Radio (Id), e la possibilità di registrare le proprie attività nel sito internet dedicato agli aderenti stessi. Il sito stesso è anche occasione di socializzazione con altri utenti, per chi lo desideri.
La potenzialità della Rete è direttamente proporzionale al numero degli utenti attivi contemporaneamente in un’area geograficamente ristretta, ed è per questo motivo che ne raccomando l’adesione a chiunque abbia una di queste passioni, ed anche ai gestori di rifugi montani, che possono fornire con questo strumento importanti informazioni a chi si trovi nei dintorni o allertare i soccorsi in caso di emergenza.
Ad oggi sono oltre 3.700 gli aderenti, insieme a diverse Stazioni del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e a varie organizzazioni di soccorso montano.
Il progetto nazionale è gestito e portato avanti da un gruppo di 17 persone appassionate di montagna e delle attività ad essa legate, di sicurezza, prevenzione e soccorso in tale ambiente e comunicazioni radio. Tale gruppo di persone non è un’Associazione, ma dedica comunque volontariamente e gratuitamente il loro tempo libero alla diffusione del progetto.
Per informazioni: